La proposta avanzata dal Ministro Profumo (resa nota nel giro di una notte) di aumentare le ore di insegnamento dei docenti da 18 ore a 24 ore settimanali è vergognosa. Oltre che stravolgere la didattica e il lavoro dei docenti già di ruolo (aumentare l'orario di sei ore a settimane può significare avere tre classi in più e quindi fino a 90 studenti in più) il provvedimento comporterebbe l'impossibilità di lavorare per tutti (o quasi) i docenti abilitati, come me, che insegnano da anni nella scuola. Con questo provvedimento la gran parte dei docenti che si sono laureati e abilitati dopo il 2000 con le scuole di abilitazione all'insegnamento SSIS non lavorerà più, in pratica sarà rarissimo trovare un docente di ruolo sotto i quaranta anni.
La cosa che avvilisce di più è l'ignoranza sul mestiere dell'insegnante e sull'importanza della scuola nella vita di ogni nazione.
Le volte che ho avuto 18 ore di insegnamento, lavoravo in media più di 50 ore a settimana.(ed era tempo ben speso, perché mi piace fare matematica e fisica!). Perché le lezioni, anche su argomenti che si conoscono a fondo, vanno sempre preparate, e poi le verifiche da preparare e da correggere (un semplice conto: una verifica al mese per classe, tempo medio di correzione di una verifica: 5-10 minuti a studente), le uscite didattiche (i progetti con le università), il laboratorio di fisica, i percorsi per l'eccellenza e per il recupero, la didattica con l'utilizzo di internet (come in questo blog), etc. E senza contare che in media siamo a scuola di pomeriggio due ore a settimana per collegi, riunioni di materia, consigli di classe, etc.(le 80 ore annuali). E i politici e i cittadini dovrebbero provare e vedere quanta differenza ci sia tra capire un argomento e spiegarlo, in particolare a classi di 20 o 30 studenti, con problematiche varie, e farlo per quattro o cinque ore di seguito.
Per quanto mi riguarda porterei l'orario complessivo degli insegnanti a 36 ore, come gli altri impiegati statali e in questo orario farei rientrare la preparazione e correzione delle verifiche, delle lezioni, le riunioni di vario tipo, le uscite didattiche. Le scuole dovranno organizzarsi per dotare gli insegnanti di scrivanie, computer e armadietto per i libri. Così finalmente il tanto lavoro che si fa a casa verrà considerato pienamente.
Segnalo i seguenti appassionati interventi di colleghi:
Occorre che gli insegnanti, gli alunni e la società tutta si alleino contro questa indegna proposta!!
Grazie.
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