martedì 28 aprile 2009

Interferenza delle onde

Si tratta di un tema vasto e molto affascinante.
L'interferenza delle onde non è solo argomento chiave della fisica classica ma è tipico anche della meccanica quantistica.
Per giocare con la sovrapposizione di due onde sinusoidali provate con la seguente pagina:
http://lxmi.mi.infn.it/~phys2000/schroedinger/two-slit1.html

I filmati per l'interferenza di onde circolari in acqua sono visionabili sul sito originale:
http://www.colorado.edu/physics/2000/schroedinger/big_interference.html

sabato 18 aprile 2009

Terremoti, scienza e dita incrociate

E' il titolo di un intervento molto bello di Marco Cattaneo (direttore di Le Scienze) sul suo blog:
cattaneo-lescienze
Le domande che pone Cattaneo si basano anche su un convegno tenuto l'altro giorno all'Università di Napoli,coordinato dal rettore Guido Trombetti (un matematico).
Il convegno dal titolo: "Si possono prevedere i terremoti?" (la prima presentazione è di Paolo Gasparini, uno dei maggiori sismologi al mondo, la seconda è di Giuliani) si può visionare qui:
http://www.dol.unina.it:8445/Mediateca/Evento/player.jsp?idevento=145061
E' di due ore e contiene alcuni dettagli tecnici, ma illustra bene come procede la ricerca e il dibattito scientifico: ragionando sui fatti,cercando di spiegarli alla luce della razionalità senza supponenza e certezza, sottoponendo i propri risultati in maniera chiara agli altri esperti, consapevoli che nella scienza le verità sono provvisorie.

venerdì 17 aprile 2009

Storia della fisica: Newton e la mela

Un articolo interessante sulla famosa storia della mela che contribuì alla nascita della legge della gravitazione universale da parte di Newton
http://www.wired.com/science/discoveries/news/2009/04/dayintech_0415

L'articolo chiarisce come in accordo all'opinione degli storici e alla testimonianza dello stesso Newton, la mela non gli cadde in testa...quest'ultima parte è fantasia

mercoledì 8 aprile 2009

Aggiornamento terremoto

La scossa del 6 Aprile è stata in realtà di magnitudo Richter 5.8 e non 6.3 come precedentemente scritto. L'energia rilasciata dal terremoto quindi molto minore. Una sua stima si ricava dall'equazione:
log E =4.8 + M , con M che indica la magnitudine e il logaritmo è in base dieci.

I dettagli sono sul sito dell'istituto di geofisica e vulcanologia (ingv):
http://cnt.rm.ingv.it/~earthquake/data_id/2206496920/event.php

da notare l'allarme riguardante la condizione di precariato che coinvolge centinaia di ricercatori...
bisogna agire sulla prevenzione, applicando le norme antisismiche nella costruzione e ristrutturazione degli edifici e allo stesso tempo finanziare la ricerca e non lasciare i ricercatori a spasso...

lunedì 6 aprile 2009

Il terremoto in Abruzzo

Oggi dopo la scuola vengo a sapere del disastro causato dal terremoto in Abruzzo.
Il terremoto in accordo alla scala Richter è stato di magnitudo 6.3. La scala Richter è definita tramite il logaritmo e misura l'energia sprigionata dal terremoto.

Il terremoto in Abruzzo è stato meno forte di quello avvenuto in Giappone l'anno scorso (magnitudo di 7.2), ha rilasciato un'energia circa 30 volte più piccola, ma ha causato molti più danni e morti. Come mai invece in Italia terremoti di intensità media fanno molti più danni?
Vi lascio alle considerazioni che fa Marco Cattaneo, il direttore delle Scienze, sul suo blog.

"Se è vero che anche gli edifici moderni hanno subito danni irragionevoli, ancora una volta si pone il tema del controllo della qualità delle costruzioni. Un terremoto così in California non avrebbe provocato nemmeno un morto." Franco Barberi, presidente onorario commissione Grandi Rischi, 6 aprile

Didattica della fisica

Un articolo che contiene una raccolta di risorse utili per la didattica della fisica nelle Scuole Superiori:
http://arxiv.org/abs/0903.3183

sabato 4 aprile 2009

L'occhio che non vede (le supernovae)



“L’occhio non può vedere quello che la mente non è preparata ad accettare…” è la frase che pronuncia uno dei ricercatori/attori del Dipartimento di Fisica dell'Università di Milano allo spettacolo teatrale di fisica a cui abbiamo assistito con gli studenti del Liceo.
Frase particolarmente adatta per descrivere uno degli episodi raccontati dal ricercatore che riporto ed integro nel seguito:
Le supernovae sono delle stelle che esplodono con una potenza gigantesca.
Nel 1054 e nel 1572 esplosero due supernovae (per una lista delle supernovae nella storia si veda qui), ben visibili dal nostro sistema solare.
Tali supernovae dovevano essere ben più luminose di Venere e rimanere tali per diversi mesi. Quella del 1054 (SN 1054) che ha dato origine alla Nebulosa del Granchio (che si può vedere nella foto in alto effettuata dal telescopio Hubble) è stata documentata dagli astronomi cinesi e sembra anche dagli Indiani d'America. Invece, come mai non si è trovata traccia alcuna documentata in Europa?
La fedeltà all'idea aristotelica del cielo immutabile era così forte da negare un fenomeno così evidente? La supernova del 1054 sembra fosse luminosissima,in luminosità quasi pari alla Luna piena.
Alcuni dettagli si trovano qui:
http://www.racine.ra.it/planet/testi/stellalu.htm
http://www.racine.ra.it/planet/testi/novae.htm
http://www.astrofililariani.org/giornalino/art2.pdf
http://www.seds.org/messier/more/m001_sn.html (in inglese)