lunedì 22 ottobre 2012

Sulle ore di insegnamento


La proposta avanzata dal Ministro Profumo (resa nota nel giro di una notte) di aumentare le ore di insegnamento dei docenti da 18 ore a 24 ore settimanali è vergognosa. Oltre che stravolgere la didattica e il lavoro dei docenti già di ruolo (aumentare l'orario di sei ore a settimane può significare avere tre classi in più e quindi fino a 90 studenti in più) il provvedimento comporterebbe l'impossibilità di lavorare per tutti (o quasi) i docenti abilitati, come me, che insegnano da anni nella scuola. Con questo provvedimento la gran parte dei docenti che si sono laureati e abilitati dopo il 2000 con le scuole di abilitazione all'insegnamento SSIS non lavorerà più, in pratica sarà rarissimo trovare un docente di ruolo sotto i quaranta anni.
La cosa che avvilisce di più è l'ignoranza sul mestiere dell'insegnante e sull'importanza della scuola nella vita di ogni nazione.
Le volte che ho avuto 18 ore di insegnamento, lavoravo in media più di 50 ore a settimana.(ed era tempo ben speso, perché mi piace fare matematica e fisica!). Perché le lezioni, anche su argomenti che si conoscono a fondo, vanno sempre preparate, e poi le verifiche da preparare e da correggere (un semplice conto: una verifica al mese per classe, tempo medio di correzione di una verifica: 5-10 minuti a studente), le uscite didattiche (i progetti con le università), il laboratorio di fisica, i percorsi per l'eccellenza e per il recupero, la didattica con l'utilizzo di internet (come in questo blog), etc. E senza contare che in media siamo a scuola di pomeriggio due ore a settimana per collegi, riunioni di materia, consigli di classe, etc.(le 80 ore annuali). E i politici e i cittadini dovrebbero provare e vedere quanta differenza ci sia tra capire un argomento e spiegarlo, in particolare a classi di 20 o 30 studenti, con problematiche varie, e farlo per quattro o cinque ore di seguito.
Per quanto mi riguarda porterei l'orario complessivo degli insegnanti a 36 ore, come gli altri impiegati statali e in questo orario farei rientrare la preparazione e correzione delle verifiche, delle lezioni, le riunioni di vario tipo, le uscite didattiche. Le scuole dovranno organizzarsi per dotare gli insegnanti di scrivanie, computer e armadietto per i libri. Così finalmente il tanto lavoro che si fa a casa verrà considerato pienamente.

Segnalo i seguenti appassionati interventi di colleghi:
  1.  blog espresso
  2. lettera a Panorama
Occorre che gli insegnanti, gli alunni e la società tutta si alleino contro questa indegna proposta!!

1 commento: